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Cancro e prevenzione: autopalpazione, sai come effettuarla?

Il 4 febbraio si celebra la Giornata Mondiale per la lotta contro il Cancro, indetta da UICC (Union for International Cancer Control) e sostenuta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). È l’occasione perfetta per ribadire quanto sia fondamentale finanziare la ricerca affinché possa ottenere risultati sempre più sostanziali e per ricordare quanto importante sia per ognuno di noi cercare di evitare l’insorgenza tumorale attraverso comportamenti e stile di vita corretti. La parola chiave di questa giornata è dunque: prevenzione.

Prevenire significa attuare una serie di comportamenti atti a ridurre la probabilità che si manifesti un tumore, seguendo uno stile di vita corretto, evitando fumo ed alcol, facendo attività fisica, e sottoponendosi a controlli periodici.

Fra i tumori ad insorgenza giovanile uno dei più frequenti è il tumore ai testicoli. Segue, mantenendo comunque negli under39 un’incidenza piuttosto bassa rispetto alla generazione adulta, il tumore al seno.

Bisogna allarmarsi? Assolutamente no. Ognuno però nel suo piccolo può attuare un test di autovalutazione per cogliere precocemente qualsiasi cambiamento insolito del proprio corpo, eseguendo ciò che prende il nome di autopalpazione. Oggi parleremo in particolar modo di autopalpazione del seno e dei testicoli, argomenti quasi tabù ma che in realtà possono aiutarci a gestire per tempo la comparsa di possibili segnali di rischio.

Autopalpazione Del Seno

A chi è rivolta? Sia ai soggetti di sesso femminile che di sesso maschile.
Quando svolgerla? Dai 20 anni in poi, una volta al mese.
In particolar modo per i soggetti di sesso femminile si consiglia di praticarla una settimana dopo la fine delle mestruazioni. Questo perché bisogna mettere in conto che il seno è sottoposto a continui cambiamenti morfologici dovuti a variazioni dei livelli ormonali. Dunque è necessario realizzare l’autopalpazione in un determinato momento del ciclo mestruale.
Dove dobbiamo cercare e cosa? Bisogna osservare sia la coppa del seno sia la morfologia del capezzolo per ricercare:

  • un’alterazione del contorno, ad esempio gonfiori, granuli.
  • un’alterazione cutanea, ad esempio arrossamenti, eruzioni cutanee e cambiamenti del colore della pelle;
  • un’anomala morfologia del capezzolo, screpolature e perdita di liquidi.

Il segnale più evidente è in particolare la presenza di un nodulo, ovvero di una piccola noce, non dolente ma palpabile, a volte visibile.

Ricorda: i due seni non sono perfettamente simmetrici, la loro forma, corposità, pienezza può variare in modo normale in base all’influenza ormonale.

Come svolgerla? L’autopalpazione è divisa in due fasi: osservazione e palpazione.

Osservazione: è necessario porsi difronte uno specchio in un ambiente ben illuminato e svolgere l’analisi sia di lato che di fronte, assumendo le seguenti posizioni:

  • braccia lungo i fianchi;
  • braccia dietro il capo;
  • mani che premono lungo i fianchi.
  • braccio corrispondente al seno da esaminare dietro la nuca.

Palpazione: si esegue sia in posizione eretta sia da sdraiati.

  • Assumere l’ultima posizione descritta.
  • Con l’altra mano esaminare il seno tramite i polpastrelli di indice, medio ed anulare.
  • Aumentando man mano la pressione, eseguire i seguenti movimenti:
  • Fare inoltre pressione sui capezzoli per verificare la fuoriuscita di liquidi anomali.
Autopalpazione Dei Testicoli

A chi è rivolta? Ai soggetti di sesso maschile.
Quando svolgerla? A partire dalla pubertà, in particolare dai 18 anni, una volta al mese.
Dove e cosa dobbiamo cercare? Bisogna osservare il sacco scrotale alla ricerca di:

  • noduli, dunque rigonfiamenti duri del testicolo, anche se indolori;
  • cisti;
  • perdita netta di volume;
  • sensazione di pesantezza dello scroto.

Come svolgerla? L’autopalpazione anche qui è divisa in due fasi: osservazione e palpazione.

Osservazione: Porsi davanti uno specchio in un ambiente ben illuminato dopo un bagno caldo quando la pelle è rilassata ed effettuare l’esame visivo alla ricerca di anomalie.

Ricorda: un testicolo di dimensioni maggiori dell’altro è considerato entro certi limiti normale.

Palpazione: Si effettua toccando ogni testicolo ponendo indice e medio nella zona inferiore e pollice in quella superiore (come mostrato in figura).

  • Eseguire un movimento rotatorio delicato che non dovrebbe causare alcun dolore.
  • Valutare la consistenza del testicolo che dovrebbe essere teso-elastica e la superficie liscia.

Ricorda: dietro al testicolo c’è un piccolo organo a virgola chiamato epididimo dunque è normale sentirlo.

Questi sono piccoli e semplicissimi step, piuttosto rapidi da svolgere ma che possono aiutarci a prendere consapevolezza del nostro corpo e a scoprire possibili elementi irregolari.

Qualunque cosa si dovesse trovare non bisogna allarmarsi. È importante contattare il proprio medico di riferimento il quale capirà se è o meno necessario svolgere tutti gli esami del caso.

Cosa aspetti?