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Summer Playlist #3: il viaggio

Torniamo col nostro appuntamento musicale con le playlist estive. Oggi il tema scelto è quello del viaggio.
In verità, si può viaggiare tutto l’anno, ma i ricordi delle nostre vacanze più belle, delle avventure vissute, delle città che ci hanno rubato il cuore, li leghiamo indissolubilmente all’estate. Tra viaggi di maturità, Interrail, traversate kilometriche in camper e after-party sulle spiagge riminesi e salentine, abbiamo selezionato le cinque canzoni che non possono mancare quando si parte durante la stagione più attesa dell’anno.

 

Buon Viaggio (Share the love) – Cesare Cremonini (2015)

Coraggio, lasciare tutto indietro e andare
Partire per ricominciare
Che se ci pensi siamo solo di passaggio
E per quanta strada ancora c’è da fare
Amerai il finale

In questo brano del 2015 l’autore bolognese descrive la serenità e la spensieratezza che dovrebbero accompagnarci ogniqualvolta partiamo per qualche meta sconosciuta. È la nostra vacanza, il nostro momento di relax, godiamocelo perché non torna più indietro e la vita è una sola. Il viaggio viene qui inteso anche in senso metaforico come percorso di crescita, che per quanto tortuoso, porterà sicuramente a dei risultati impagabili. (“per quanta strada ancora c’è da fare, amerai il finale”)

Il Viaggio (Pochi grammi di coraggio) – Daniele Silvestri (2011)

Fuggo dal bisogno di scappare
resto qui e ci voglio stare
non mi importa del dolore
e questa volta se per caso fosse amore
me lo voglio meritare

Strano come spesso basti un viaggio
pochi grammi di coraggio
un vestito un po’ più corto
e poi lo sguardo di uno che era di passaggio
strano ma non credo che sia peggio
non credo che sia peggio


La seconda canzone prescelta per la nostra playlist narra la volontà del protagonista di scappare da una situazione del passato, molto probabilmente una delusione sentimentale. Non c’è dunque miglior modo che partire per svagare la mente e dimenticare vecchi amori, e perché no, addirittura incontrare una nuova fiamma che ci scaldi il cuore e ci faccia tornare la voglia di innamorarsi.

Si, Viaggiare – Lucio Battisti (1977)

Sì viaggiare
Evitando le buche più dure
Senza per questo cadere nelle tue paure
Gentilmente senza fumo con amore
Dolcemente viaggiare
Rallentando per poi accelerare
Con un ritmo fluente di vita nel cuore
Gentilmente senza strappi al motore

Uno dei più grandi esponenti della tradizione cantautorale italiana ci regala una vera e propria perla in cui ancora una volta la tematica del viaggio è simbolicamente associata alla voglia di sbarazzarsi dei pensieri negativi, (“evitando le buche più dure”), focalizzando quindi l’attenzione in quei pochi giorni di vacanza solo sul puro divertimento e la necessità di distrarsi il più possibile. Nessuno ci corre dietro, abbiamo tutto il tempo che vogliamo e che possiamo gestirci in totale autonomia, senza che ci sia l’ansia di dover rincorrere qualcosa di indefinito. Lo scopo, al contrario, è viversi questa esperienza in totale tranquillità, con le pause dovute per ricaricare le energie e continuare l’avventura (“dolcemente viaggiare, rallentando per poi accelerare”).

L’ISOLA CHE NON C’È – Edoardo Bennato (1980)

Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta all’isola che non c’è

Son d’accordo con voi, non esiste una terra
Dove non ci son santi né eroi
E se non ci son ladri, se non c’è mai la guerra
Forse è proprio l’isola che non c’è, che non c’è

Impossibile non inserire questo capolavoro senza tempo del cantautore napoletano nella nostra playlist. Il brano riprende il titolo dalla famosa favola di Peter Pan, che viveva appunto nella cosiddetta isola che non c’è, un posto sperduto in cui l’impossibile diventa possibile. L’isola è popolata da esseri umani moralmente impeccabili e che non si fanno la guerra fra di loro, tanto che l’autore stesso si pone il dubbio dell’esistenza effettiva di un luogo del genere. Sicuramente, qualora la risposta fosse affermativa, sarebbe la nostra prima scelta tra le destinazioni papabili per le nostre vacanze estive.

BORN TO BE ALIVE – Patrick Hernandez (1979)

People ask me why
I never find a place to stop
And settle down, down, down
But I never wanted all those things
People need to justify
Their lives, lives, lives
You see, you were born
Born, born to be alive

Tra i cinque brani selezionati questo è forse quello che rispecchia maggiormente l’essenzaselvaggia del viaggio. Nessun posto in cui fermarsi sedentariamente, sempre alla ricerca di nuovi stimoli da soddisfare, posti da scoprire, ed emozioni da provare. In fondo siamo “nati per vivere”, cerchiamo di evitare di sprecare il nostro tempo nella monotonia delle nostre routine quotidiane, allarghiamo i nostri orizzonti ed usciamo dalla nostra comfort-zone.